Dove l'arte incontra il vino
Intervista ad Alex Urso
In questi giorni di preparativi per La Festa dei Colli Ripani, la nostra festa, siamo andati a curiosare su quanto succede in piazza Matteotti, a Ripatransone, tra il civico 1 – dove si trova il Club dei Colli Ripani – e il civico 13 – la sede della galleria d’arte FIUTO Art Space. Siamo andati lì per incontrare Alex Urso* che da qualche mese collabora con noi allestendo il FIUTO Corner al Club. Ma procediamo con ordine e dall’inizio.
Domanda: Parafrasando una canzone di Venditti, certe vite fanno giri immensi e poi ritornano, come la tua. Raccontaci del tuo rientro a Ripatransone, la tua città natale.
Alex Urso: La mia formazione è stata prima di tutto letteraria, poi artistica. Dopo l'avvio degli studi all'Accademia di Brera di Milano, nel 2012 mi sono spostato a Varsavia come studente nella facoltà di Pittura. Conclusa la borsa di studio ho deciso di continuare la mia permanenza sul suolo polacco. Per sette anni ho abitato a Varsavia, portando avanti la mia ricerca artistica e lavorando come curatore con istituzioni pubbliche e private (tra queste: National Gallery of Art, Istituto Italiano di Cultura, Adam Mickiewicz Institute). Nel 2019 ho iniziato a coltivare l'idea di tornare in Italia con l'obiettivo di mettere qui a frutto le competenze maturate all'estero. Come curatore prediligo l'attività in luoghi e territori fragili e inconsueti: mi stimola l'idea di dare forma a qualcosa dove prima non c'era. Da qui l'ambizione di creare a Ripatransone un piccolo avamposto di arte contemporanea.
D: Come è nata la collaborazione con la Cantina dei Colli Ripani?
AU: In maniera spontanea e naturale. Il mondo della cultura oggi sembra dipendere quasi esclusivamente dall'accesso a bandi e supporti statali. Io preferisco operare dal basso, fare squadra utilizzando gli strumenti che abbiamo già a disposizione. Per questo insieme ad Andrea Castelletti, caro amico e mente creativa della Cantina dei Colli Ripani, abbiamo avuto l'idea di unire le forze. L'occasione è stata l'apertura del nuovo “club” della Cantina in Piazza Matteotti a Ripatransone, a pochi passi da FIUTO. Ci siamo detti: “facciamo qualcosa insieme”. Abbiamo deciso di unire le rispettive competenze, guidati dalla volontà di offrire alla comunità delle pratiche culturali nuove. Così come con la Cantina – che è l'esempio più illustre di questa visione collaborativa – FIUTO si è unito in questo primo anno di attività a diverse realtà e associazioni del territorio. Fare rete e sostenersi a vicenda è l’unico modo per creare un terreno solido comune, sul quale coltivare.
D: Si sta avvicinando La Festa dei Colli Ripani e sappiamo che il tuo è stato un contributo fondamentale e la novità dell’edizione di quest’anno.
AU: Qualche mese fa la Cantina mi ha proposto di immaginare un progetto espositivo che potesse raccontare e valorizzare la storia della Cantina, e nello specifico quella della sua mitica Festa, attraverso l'arte. Ho così invitato dieci illustratori di assoluto talento, chiedendogli di immaginare una serie di opere nelle quali interpretassero, a modo loro e attraverso il proprio linguaggio, lo spirito dell'azienda. Si tratta di artisti di primissimo piano su scala nazionale: Antonio Pronostico, Virginia Mori, Eliana Albertini, Marco Leoni, Giulia Neri, Giacomo Giovannetti, Fernando Cobelo, Marco Goran Romano, Andrea Ucini, Elisa Menini (quest'ultima anche autrice del poster ufficiale della Festa dei Colli Ripani). Le loro opere saranno esposte dal 13 luglio da FIUTO, nell'ambito della collettiva 338 x DIECI. Gli artisti raccontano i Colli Ripani. Alla fine del progetto espositivo le illustrazioni saranno vendute, e il ricavato sarà interamente devoluto in beneficenza.
D: Secondo te in che modo l’arte può farsi veicolo di promozione? E in questo caso, cosa aggiunge alla comunicazione dell’azienda?
AU: Credo che la risposta a questa domanda sia da trovare nella storia stessa di FIUTO. Si tratta infatti di un progetto nato, per certi versi, contro ogni pronostico: un luogo dedicato all'arte contemporanea in un borgo distante dai grandi centri culturali del Paese. Eppure la partecipazione della comunità e del pubblico è notevole: la galleria è diventata, grazie alla qualità delle sue mostre, un punto di riferimento non soltanto per gli appassionati d'arte della zona. In questi mesi ho accolto visitatori da Pescara, Perugia, Ancona, ricevuto collezionisti e figure rilevanti del sistema nazionale, inviato opere a Parma e Modena. Non credo siano risultati scontati per una piccola galleria collocata in provincia. Ecco: se l'arte è comunicata in maniera semplice ed essenziale, e se ciò che si propone è in qualche modo puro, la gente si appassiona, si fida di te, si lascia condurre all'interno di un mondo che prima forse gli era estraneo. A me fa piacere guidare ogni visitatore, dopo aver visto la mostra da FIUTO, nello store della Cantina; mi piace che percepiscano il valore di questa collaborazione “dal basso”; mi piace, in ultimo, che si fermino a bere un calice lì, perché quel calice lo considero parte integrante dell'esperienza di visita.
Alex, grazie per la tua disponibilità e che La Festa abbia inizio.
*Alex Urso è artista e curatore. Diplomato in Pittura (Accademia di Belle Arti di Brera); laureato in Lettere Moderne (Università di Macerata, Università di Bologna). Corsi di perfezionamento in Arts and Heritage Management (Università Bocconi) e Arts and Culture Strategy (Università della Pennsylvania).
Come artista ha esposto presso Casa Testori (Milano), Fondazione Brugnatelli (Milano), Spazju Kreattiv (Valletta), Magacin Cultural Center (Belgrado), Istituto Italiano di Cultura di Cracovia, Spazio Meme (Carpi), Monopol Gallery (Varsavia), Estorick Collection of Modern Italian Art (Londra), Entropia Gallery (Breslavia), Palazzo Malipiero (Venezia), Musei dei Bronzi Dorati (Pergola).
Dal 2012 al 2019 ha vissuto a Varsavia, occupandosi di curatela. Tra le istituzioni con cui ha collaborato in questi anni: Zachęta – National Gallery of Art di Varsavia, Istituto Italiano di Cultura di Varsavia, Padiglione Polacco-16.Mostra Internazionale di Architettura Biennale di Venezia, Fondazione Benetton, Adam Mickiewicz Institute. Nel 2017 è stato co-curatore della Biennale de La Biche (definita dal The Guardian "la più piccola biennale d'arte al mondo", ospitata su un'isola deserta del Pacifico). Dal 2014 è nel team di redazione di Artibune. Dal 2018 è caporedattore per la pagina web di Sky Arte. È direttore e curatore di FIUTO Art Space.